e-περιοδικό της Ενορίας Μπανάτου εν Ζακύνθω. Ιδιοκτήτης: Πρωτοπρεσβύτερος του Οικουμενικού Θρόνου Παναγιώτης Καποδίστριας (pakapodistrias@gmail.com), υπεύθυνος Γραφείου Τύπου Ι. Μητροπόλεως Ζακύνθου. Οι δημοσιογράφοι δύνανται να αντλούν στοιχεία, αφορώντα σε εκκλησιαστικά δρώμενα της Ζακύνθου, με αναφορά του συνδέσμου των αναδημοσιευόμενων. Η πνευματική ιδιοκτησία προστατεύεται από τον νόμο 2121/1993 και την Διεθνή Σύμβαση της Βέρνης, κυρωμένη από τον νόμο 100/1975.
Σμύρνη μου αγαπημένη [ολόκληρη η ταινία]
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*ΔΕΙΤΕ ΑΚΟΛΟΥΘΩΣ:*
Η *Σμύρνη μου αγαπημένη* είναι ελληνική δραματική ιστορική ταινία σε
σκηνοθεσία Γρηγόρη Καραντινάκη και σενάριο Μιμής Ντενίση. Η ται...
Τρεις συνεικόνες για τον Ανδρέα Κάλβο
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[Πρωτοδημοσιεύτηκαν στο Περιοδικό *Επτανησιακά Φύλλα* 29 (2009) 418, 420
και 422,συνοδευόμενα από ποιήματα και αναφερόμενα στον Ποιητή των* Ωδών*.]
*Τώρ...
Το απόγευμα της 19ης Σεπτεμβρίου 2019, ευρισκόμενος ο Οικουμενικός Πατριάρχης κ.κ. Βαρθολομαίος, ευρισκόμενος για επίσκεψη στην Επαρχία Λούνγκρο της Καλαβρίας, πέρασε από το αλβανέζικο χωριό Άγιος Κοσμάς -San Cosmo Albanese (Strigari)- όπου έγινε δεκτός, στον Ναό των Αγίων Κοσμά και Δαμιανού, από σύσσωμη την τοπική μικρή κοινωνία με ιδιαίτερη θερμότητα και έκφραση πηγαίων αισθημάτων. Ακολουθεί σχετικό φωτορεπορτάζ:
Δειλινό της 19ης Σεπτεμβρίου 2019 στην κωμόπολη Άγιος Δημήτριος Κορώνος της Καλαβρίας. Ο Οικουμενικός Πατριάρχης γίνεται δεκτός με θερμές εκδηλώσεις αγάπης και σεβασμού από Κλήρο και Λαό της περιοχής.
ΟΜΙΛΙΑ
ΤΗΣ Α.Θ. ΠΑΝΑΓΙΟΤΗΤΟΣ
ΤΟΥ ΟΙΚΟΥΜΕΝΙΚΟΥ ΠΑΤΡΙΑΡΧΟΥ κ. κ. ΒΑΡΘΟΛΟΜΑΙΟΥ
ΚΑΤΑ ΤΗΝ ΕΠΙΣΚΕΨΙΝ ΑΥΤΟΥ ΕΙΣ ΑΓΙΟΝ ΔΗΜΗΤΡΙΟΝ ΚΟΡΩΝΗΣ
(19 Σεπτεμβρίου 2019)
Σεβασμιώτατε Ἀρχιεπίσκοπε τοῦ Rossano-Cariati Mons. Giuseppe Satriano,
Vostra Eccellenza Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Rossano-Cariati, Illustri Rappresentanti delle Autorità Locali, Amministrative, Politiche, Militari e di Sicurezza, Egregio Signor Presidente e Signor Segretario Generale della Assemblea Interparlamentare Ortodossa, Voi tutti Amanti delle Arti, In primo luogo, Vi ringraziamo per le calorose parole di benvenuto che avete voluto serbare al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli e al suo Seguito; siamo giunti fino a voi come pellegrini di antiche cose venerabili, vestigia sacre di un’epoca durante la quale questo luogo era canonicamente unito alla nostra Chiesa Orientale, e qui prosperava il Monachesimo Ortodosso, che ha dato non pochi Santi. La Calabria, l’Italia Meridionale in genere e la Sicilia, non sono per noi un posto estraneo, ma una parte eletta della nostra storia, etnica ed ecclesiastica, della nostra tradizione, della nostra stessa anima, al di là della odierna realtà ecclesiastica e sociale. L’amore del nostro cuore non copre solo quegli antichi figli della allora locale giurisdizione della Chiesa di Costantinopoli, e neppure solamente i pochi nostri fratelli Ortodossi che si trovano in questi luoghi, sia in modo permanente, sia in modo provvisorio, come gli studenti delle Università, ma tutti i Cristiani di oggi della venerabile Chiesa Romano-Cattolica indistintamente di Rito Latino o di Rito Greco, che lottano per vivere il Vangelo nella loro vita. Corone, qui dove ci troviamo, è legato in modo inscindibile, con San Nilo, quel figlio eletto della Rossano Bizantina, che qui aveva fondato il Monastero di San Demetrio. Il Monastero, per molti anni, era un faro che irradiava luce e un rifugio spirituale dei Cristiani di tutta la regione, il luogo della loro santificazione e del loro rifocillamento divino. San Nilo, da Rossano fino a Corone e fino al famoso Monastero di Grottaferrata ha segnato in modo indelebile col suo esempio illuminato ed il suo insegnamento non solo i suoi contemporanei, ma anche le generazioni successive e continua ad essere sempre il grande intercessore presso Dio dei Coronei e di tutti i Calabresi. Possa essere sempre sollecito intercessore presso Dio per tutti noi! Ma questa sera abbiamo ancora un’altra gioia e benedizione. Ci riferiamo a questa Mostra di Icone Bizantine di scuola Cretese di cui altri illustri Relatori parleranno in modo adeguato e analitico. La Icona è stata fin dai tempi più antichi un elemento sostanziale della spiritualità e del culto Cristiano. Avendo storicizzato il volto venerabile del Teantropo, manifesta e insegna la verità sulla Incarnazione del Verbo. Avendo storicizzato il volto della Madre di Dio insegna la sinergia dell’uomo con Dio per la salvezza nostra e del mondo. Avendo storicizzato i volti dei Santi, svela la destinazione dell’uomo, che è la santificazione e la divinizzazione per grazia. Ma anche, che ciò non è impossibile, ma certamente realizzabile in ogni epoca, per uomini e donne, per piccoli e grandi, per anziani e giovani, per sapienti e incolti, per forti e deboli, per celibi e sposati, per chierici e laici, per monaci e uomini del mondo, ecc.. Ci sono state epoche durante le quali la sacra Icona è stata contestata, è stata polemizzata, è stata perseguitata in modo spietato, distrutta in modo barbaro. L’epoca buia dell’Iconoclasmo è stata molto dura per la Chiesa, ma si è distinta allora una pléiade di Confessori e Martiri. Essa però per la Calabria, la Sicilia e per tutta l’Italia meridionale fu una grande benedizione, poiché una moltitudine di Ortodossi dell’Oriente che rispettavano le Sante Icone, trovarono qui un rifugio sicuro, hanno portato con loro molte Icone dall’Oriente, ed insieme alle Icone anche la pratica Monastica Esicasta e tutti i restanti elementi basilari della spiritualità Ortodossa. Più tardi, dopo la Presa di Costantinopoli da parte degli Ottomani, durante il corso della parallela presenza dei Veneti in diverse parti della terra Elladica e principalmente a Creta, la nostra pietà continuò ad esprimersi attraverso le Icone, che ormai tra Candia e Venezia, iniziava a plasmarsi nel cosiddetto stile Cretese, e poi di seguito Veneto-Cretese. Abbiamo capolavori di questo tipo di Icone, sia a Creta, quanto nelle Sette Isole dello Ionio, vostre vicine, a Venezia, a Roma ma anche qui stasera. Nomi come Teofane di Creta, Michele Damasceno, Giorgio Klontzas, Domenico Theotokopoulo (conosciuto come El Greco), il sacerdote Emmanuele Tzane e anche il sacerdote Filoteo Scufo, Teodoro Poulaki e parecchi altri sono molto conosciuti tra gli artisti. La Pittura Sacra Bizantina, anche nella sua versione che abbiamo stasera davanti a noi, è caratterizzata da una dolce rigorosità nelle figure e nelle forme, da una economia nei colori e nei volti, da una umile sobrietà nella espressione. Non ha come scopo, come d’altronde in tutte le tecniche liturgiche del nostro Oriente (ecclesiastiche, musicali, costruzioni di chiese, ecc.) di impressionare in modo estetico, né di intimorire il fedele, ma di ricondurlo dalle cose che si vedono, alla verità di coloro che sono raffigurati, dalle cose terrestri ed effimere alle cose celesti ed eterne, dalle cose che si scorgono a quelle straordinarie e Sante che si pensano. Ancora, essa vuole creargli un raccoglimento e una disposizione alla preghiera e offrirgli un fine senso alla gioiosa tristezza. La gioiosa tristezza è un miscuglio di gioia e di tristezza. Tristezza per il nostro peccato, che ci allontana da Dio, ma anche gioia per la salvezza che Dio ci offre. Tristezza per le cose luttuose e struggenti della nostra vita, personale, ecclesiastica e di tutta la umanità, ma anche gioiosa per il loro superamento attraverso la grazia di Cristo Risorto. Considerato ciò, è plausibile la nostra particolare gioia ed emozione per la organizzazione di questa Mostra e desideriamo manifestare i nostri calorosi e cordiali complimenti ai suoi stimati Organizzatori. Esortiamo di tutto cuore il Clero e il popolo locale, non solo a mantenere e custodire con sacro zelo anche questa sua tradizione iconografica, ma pure di coltivarla ulteriormente, attingendo da essa consolazione e speranza, grazia e luce! Carissimi, “procediamo in Dio Padre e in Cristo Gesù, la nostra comune speranza!” (Ignazio agli Efesini XXI, 2).
Σήμερα το πρωί, 19 Σεπτεμβρίου 2019, ο Οικουμενικός Πατριάρχης κ.κ. Βαρθολομαίος Α΄, ευρισκόμενος για επίσκεψη στην Επαρχία Λούνγκρο της Καλαβρίας, επισκέφτηκε την πόλη Ροσάνο, όπου έγινε θερμά δεκτός από τους τοπικούς άρχοντες και τη θρησκευτική ηγεσία των Ρωμαιοκαθολικών. Στην αρχή, στον Ναό της Παναγίας της Αχειροποιήτου, ο οικείος Αρχιεπίσκοπος Mons. Giuseppe Satriano απηύθυνε στον Πατριάρχη θερμό χαιρετισμό. Εκεί, σε περίτεχνο αλτάριο, δεσπόζει αξιομνημόνευτη αποτύπωση της Παρθένου Μαρίας.
Ακολούθως ο Οικουμενικός Πατριάρχης με την τιμία συνοδεία του επισκέφτηκε το παρακείμενο Μουσείο, όπου τού παρουσιάστηκε ο σωζόμενος εκεί Κώδικας του 6ου αιώνος, ένας από τους αρχαιότερους κώδικες με μικρογραφίες από την Καινή Διαθήκη. Εκεί θαύμασε και μια θαυμάσια Πιετά, η οποία φέρει πολλά βυζαντινά στοιχεία. Ο Κώδικας Purpureus Rossanensis είναι κειμήλιο παγκόσμιας κληρονομιάς από την ίδια την Ουνέσκο και είναι γραμμένος με πορφυρή περγαμηνή με ασημένια γράμματα. Περιέχει τα Ευαγγέλια Ματθαίου και Μάρκου, στα οποία οι τρεις πρώτοι στίχοι κάθε Ευαγγελίου είναι γραμμένοι με χρυσά γράμματα. Πρόκειται για το αρχαιότερο χειρόγραφο με σύγχρονες του μικρογραφίες. O Κώδικας Purpureus Rossanensis ανήκει στον Καθεδρικό Ναό της Αρχιεπισκοπής και φυλάσσεται από τις 18 Οκτωβρίου 1952 στο Επισκοπικό Μουσείο τέχνης.
Ο Codex Purpureus Rossanensis έχει μεγάλη ιστορική σημασία για την περιοχή της Καλαβρίας, η οποία ανέκαθεν βρίσκεται στο μεταίχμιο μεταξύ ελληνο-ανατολικού και λατινο-δυτικού πολιτισμού.
OMELIA DI SUA SANTITA’ IL PATRIARCA ECUMENICO K.K. BARTOLOMEO DURANTE LA SUA VISITA ALLA CATTEDRALE DELLA ARCIDIOCESI DI ROSSANO (19 Settembre 2019)
Vostra Eccellenza Arcivescovo di Rossano-Cariati Mons. Giuseppe,
Reverendissimi chierici di questa Arcidiocesi,
Innanzitutto Vi ringraziamo, Eccellenza, per il caloroso ricevimento che ci avete riservato e per le nobili e calorose parole che ci avete rivolto. Apprezziamo tutto questo profondamente e vi assicuriamo che, sentimenti di tanto amore, sia per la vostra Persona, quanto per i vostri Collaboratori, per il Clero della vostra Arcidiocesi e per il vostro gregge, riempiono il nostro cuore.
Con grande commozione ci troviamo oggi nella vostra città ed in questa storica Chiesa Cattedrale di Maria Santissima Achiropita. Il motivo nostro è doppio. Da una parte per vedere le vostre stimatissime Persone e per trasmettervi l’amore e la benedizione del Patriarcato Ecumenico e dall’altra per venerare il vostro tesoro, la sacra antica icona Bizantina della Achiropita, la quale, dai tempi in cui la Calabria si trovava sotto la materna tutela e protezione della Chiesa di Costantinopoli, ha ammantato con la sua grazia di Madre di Dio, questo popolo fedele e questo luogo.
Una Icona Achiropita della Theotokos si trova sia a Costantinopoli che a Salonicco, ove vi è anche una antica omonima Basilica, nella quale prossimamente, a Dio piacendo, è stata programmata la celebrazione di una Divina Liturgia Patriarcale, ma anche una più anticamente si trovava a Lidda di Palestina. Pertanto fosse anche solamente per la presenza, qui, di una tale sacra celebre icona della Madre nostra, la più che Santa Theotokos, questo vi unisce subito con lo splendido Oriente e con la sua eredità e tradizione spirituale. Ma oltre alla Madre di Dio, qui è intensa, la presenza di due grandi Santi della Chiesa Indivisa e ci fanno grazia di tanto raccoglimento. San Efrem e San Nilo! La loro benedizione sia su tutti noi!
Analogamente ha valore anche il vostro secondo tesoro, il famoso Evangeliario Bizantino del VI secolo, il Codex Purpureus Rossanensis, con le sue famose miniature, che tra poco ammireremo del museo del Vostro Episcopio. E naturalmente per molte sacre Icone Bizantine di Scuola Cretese, la cui mostra stiamo per gioirne insieme più tardi.
Sappiamo, Eccellenza, che lavorate con uno zelo encomiabile nella vostra azione ecclesiastica e che siete attivo e uomo di amore e di mente aperta. Vi preghiamo in quest’ambito di valorizzare sempre la ricca e venerabile Tradizione Orientale, le cui radici sono profondissime e fortissime in Calabria e si rintracciano facilmente nei cuori del suo popolo. Vicino a voi ci sono i cosiddetti “Cattolici Italo-Albanesi” o “Italo-Greci” o con qualche altra definizione caratteristica, sotto il Vescovo Donato, che sono rimasti fedeli al Rituale liturgico, ai paramenti ed in parte anche alla vita spirituale della Chiesa Orientale. Siamo certi che avete una collaborazione fraterna con loro. Abbiamo conosciuto anche loro e hanno sempre il nostro amore! Questa vostra collaborazione risulterà indubbiamente per entrambi un arricchimento spirituale ed un giovamento.
Di nuovo vi ringraziamo, Eccellenza, per il bel ricevimento fraterno. Vi attendiamo alla prima occasione a Costantinopoli per potervi ricambiare l’amore!
Πρόκειται για τη συγκεντρωτική έκδοση όλων των ποιητικών συλλογών του π. Παναγιώτη Καποδίστρια, σ' έναν τόμο 464 σελίδων. Οι φίλοι μπορούν ν' απευθύνονται για παραγγελίες στον Εκδοτικό Οίκο Αντ. Σταμούλη, τηλ. 2310264748, 2310900777, 6946461460. Μ' ένα κλικ στη φωτό διαβάστε μια κριτική παρουσίαση του έργου από τον ποιητή Διονύση Σέρρα.
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